"Se non mi chiedi scusa, non ti dò la mano"

Almeno una volta nella nostra vita avremo pronunciato questa frase verso un bambino. Almeno una volta l'avremo anche sentita pronunciare dai nostri genitori. Quale emozione ha suscitato in noi? Come ci siamo sentiti da bambini quando ci è stato negato qualcosa in cambio di una parola di cui non sapevamo neanche il significato? In età infantile e in età prescolare, i bambini non hanno ancora acquisito le capacità cognitive per comprendere gli stati mentali dell'altro. Queste insorgono intorno ai 4 anni. I bambini imparano per imitazione e "facendo" esperienza in famiglia o con i pari, nei contesti sociali in cui sono inseriti. I bambini non sfidano nè manipolano l'adulto, in quel "momento" non hanno le capacità per fare quello che gli viene richiesto dall'adulto di riferimento o quello che l'adulto si aspetta che il bambino faccia. Non dimentichiamo che... ogni bambino ha un suo tempo e un suo temperamento. Non a caso, capita che superata una certa "finestra temporale", il bambino sembra agli occhi del genitore diverso: più maturo, più in ascolto, più in grado di comprendere ciò che sta accadendo. Il bambino non ha assunto nessuna pozione magica...è riuscito a trovare il pezzo mancante per passare al livello successivo. Il genitore che osserva il bambino, può riflettere su quali potrebbero essere gli interventi per superare al meglio quella "finestra temporale", dandosi l'opportunità di crescere insieme al bambino, esplorando quale sia la migliore strategia comunicativa e comportamentale da mettere in atto. Lasciare che il tempo passi, dirsi "è solo una fase passerà" non aiuterà nè il genitore nè il bambino. Uno spazio di ascolto psicologico, permette ai genitori di confrontarsi con un professionista dell'età evolutiva e individuare le risorse presenti all'interno della famiglia che potranno sostenere il processo evolutivo del bambino.
Dott.ssa Ortensia Posa Psicologa - Musicoterapeuta

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